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Intervista ai Nazionali Medagliati ai Mondiali

GRAPPLING

LUCA ANACORETA – Campione del mondo Grappling No-Gi cat. 80 kg 

Ciao a tutti. La mia gara è cominciata abbastanza bene, nella prima lotta ho incontrato un ucraino proveniente dalla lotta libera, infatti mi ha proiettato dopo poco ma finiti a terra sono riuscito a finalizzarlo con un triangolo.
La seconda lotta (quarti di finale) l'ho disputata contro un polacco molto macchinoso e statico, ho cercato infatti di stancarlo dalla guardia chiusa i primi 4 minuti tentando vari attacchi, allo scadere del tempo sono andato in guardia aperta e nel difendere un passaggio di guardia, sono riuscito a incastrare un triangolo a 5 secondi dalla fine concludendo così il match.
La terza lotta (semifinale), con un russo che non conoscevo, ho cercato di studiare l’avversario durante il match ma, nettamente superiore in piedi, mi ha tirato una proiezione bellissima e pericolosissima sbattendomi di schiena e provocandomi una lesione al collaterale del ginocchio sinistro; hanno fermato per qualche minuto l'incontro perchè non sembravo in grado di continuare, ma poi sono riuscito ad alzarmi e ho ripreso a combattere, senza pensarci due volte l'ho tirato in guardia e ho cominciato a lavorare a terra dove ero preparato; il match è finito 12 a 2 per me, così mi sono aggiudicato la finale che si disputava la sera tardi.
Dopo 4/5 ore di attesa è iniziata la finale con uno svedese enorme, che era arrivato secondo all'europeo di giugno, ho subito impostato la lotta a terra senza rischiare niente, con le basi di Jiu Jitsu sono riuscito a dominare il match con prese alla schiena e montada vincendo così il match 8 a 2 e mi sono aggiudicato la categoria 80 kg no-gi.
Il giorno dopo non sono stato in grado di combattere con il kimono per l'infortunio al ginocchio del giorno precedente; sono rimasto molto male per l'infortunio perchè avrei voluto combattere anche con il kimono ma per fortuna sono riuscito ad ottenere un ottimo risultato nel no gi.
La preparazione a questo mondiale è stata quasi solamente di Brazilian Jiu Jitsu con il kimono, non ho quasi mai lottato senza gi, a parte qualche lotta con i miei soliti compagni di squadra Antonini, Silvestri, Roggio, Tomassetti e mio fratello Fabio.
Sinceramente puntavo più alla gara col kimono ma purtroppo o per fortuna sono riuscito ad esprimermi solo senza kimono.
Ringrazio tutti i miei compagni di squadra dell'AETERNA JIU JITSU che mi aiutano nella preparazione di ogni gara e tutta la nazionale.

LAMBERTO RAFFI - Campione del mondo Grappling Gi cat. Assoluto

La gara in Serbia non è iniziata nel migliore dei modi, il primo giorno nell'assoluto no-gi al primo incontro che ho vinto contro il montenegrino ho avuto dei problemi alla schiena che mi hanno costretto ad interrompere la gara rischiando così di non combattere neanche il giorno dopo. Il secondo giorno piano piano mi sono riscaldato ed ho iniziato la gara e mentre andavo avanti mi rendevo conto che riuscivo a combattere anche se non al 100%. Nella semifinale ho avuto un incontro duro contro il serbo di 110kg che aveva vinto l'europeo in Ucraina ma sono riuscito a vincere con una proiezione e una full mount; la finale è stata combattuta ma gestita bene contro il polacco ed ho vinto ai punti. 

IVAN TOMASETTI - Campione del mondo Grappling Gi cat. 110 kg 

Ciao Saverio, la mia gara è iniziata male in quanto nella categoria no-gi ho perso al primo incontro con il russo, stavo vincendo di un punto per il takedown quando il russo è riuscito a portarmi a terra e nel tentativo di rialzarmi prima dei 3 secondi ho fatto un errore "da judoka" mettendomi in turtle e quindi dando la schiena, sono riuscito a liberarmi ma non a recuperare i punti.

Il giorno dopo iniziavo a combattere nell'open no-gi vincendo bene contro il montenegrino con una achille's lock, poi nel secondo turno contro l'ucraino durante una bella proiezione di kata guruma subivo un forte colpo al naso che mi procurava una frattura delle ossa nasali, ma sono comunque riuscito a finire l'incontro e a vincere. A seguito di questo infortunio ho fatto la scelta tattica di non proseguire nella gara no-gi in quanto non essendo molto esperto ancora senza in kimono non volevo rischiare di subire altri colpi al naso che potevano causarmi altri danni e probabilmente precludermi la partecipazione alla gara gi e ad altri eventi.

Quindi sono passato direttamente alla gara 110kg Gi dove ho battuto l'ungherese al primo incontro ai punti 6 a 1 grazie a 2 takedown e 2 passaggi di guardia. In semifinale mi sono scontrato con un altro russo che fortunatamente sono riuscito a gestire benissimo facendo un punto di takedown con il mio speciale kata-guruma e poi passando la guardia, dopo l'avversario ha recuperato 2 punti (escape e takedown) facendo finire l'incontro 3 a 2 a mio favore.

Dopo 16 ore di palazzetto trovavo in finale  il polacco già finalista nell'open dell'Europeo contro Raffi.

L'incontro inizia con un attacco di tomoe nage da parte del mio avversario che riesco a evitare, ma lui raggiunge il suo scopo di andare a terra senza perdere i punti, sono riuscito 2 volte a passare la sua guardia ma purtroppo senza stabilizzare. Finisce il tempo regolare e alla monetina vinco, quindi scelgo di iniziare l'incontro in piedi. Attacco subito il mio avversario che cade in ginocchio, a quel punto aspetto che si rialzi, ma lui rimane in ginocchi di fronte a me, guardo l'arbitro se lo incita a rialzarsi e combattare ma lui non da nessun segno allora scelgo di avvicinargli la gamba in modo da fargliela prendere e cosi è stato. Una volta controllato il suo attacco di single leg ho attaccato io in uchi mata e ho vinto con il punto del takedown.

Il giorno dopo non me la sono sentita di rischiare ancora e combattere nell'Assoluto.

MICHELE VERGINELLI – Medaglia di bronzo Grappling No-Gi cat. 90 kg 

Ciao Saverio! che dire di questo mondiale, come sempre per me è stata una bella esperienza che mi da stimoli mi diverte e comunque mi fa imparere sempre di piu'. il mio primo incontro è stato contro un'atleta Montenegrino il quale non ho ancora capito che cosa ci facesse  li sul tatami, sempre massimo rispetto ma quando non è il caso non è il caso, comunque è stato un'incontro che ho vinto rapidamente, sono riuscito a prendere la schiena e mi sono attaccato a mò di zainetto e finalizzato con mataleaò. Seconda lotta con un fortissimo lottatore Nipponico, che a detta del nostro capitano Lamberto Raffi questo atleta era pericolosissimo nelle chiavi di piede, di fatti iniziato l'incontro finiamo a terra, e lui tenta immediatamente di finallizzare chiudendo una chiave al piede che difendo magistralmente riuscendo cosi ad acquistare punteggio, andando avanti nell'incontro, difendo vari tentativi da parte del Japponese di leve al gomito aggiudicandomi cosi' l'incontro. Terza lotta contro una mia vecchia conoscenza di un precedente mondiale svoltosi circa due anni fa a Lucerna (Svizzera) l'atleta Francese Pierre Pilat, cintura nera di judo e nera di bjj. Come pensavo il Francese inpone immediatamente un alto ritmo di gara che gli fa aggiudicare l'incontro ai punti. Quindi mi rimane la possibilità di conquistare il 5 o 3 posto in classifica contro un atleta Serbo, al primo tentativo di proiezzione da parte sua, difendo bene portandolo schiena a terra e stabilizzando, passo la guardia e prendo altri punti, difendo bene due tentativi di omoplata da parte del Serbo e mi aggiudico questa meritata medaglia di bronzo. Unica cosa che mi dispiace è il non essermi preparato al meglio per questo appuntamento, ma comunque è andata e cosi e và benissimo. Volevo ringraziare le persone che in qualche occasione si sono allenate con me prima della gara: Luigi di Francia, Boris Giorgiutti, Paolo Strazzullo, Luca Caracciolo, Alessandro  Grandis e tutti gli altri di cui non ricordo il nome ma che sono stati ugualmente utili. Grazie a Tutti e Forza Italia.

JULIA KLAMMSTEINER - Medaglia di bronzo Grappling No-Gi 60kg, Gi cat. Assoluto femminile

Nelle categorie di peso 60 kg No-Gi e Gi sfortunatamente a causa sia di miei sbagli tecnici e strategici che di errori arbitrali non è andata bene. L'ultimo giorno di gara, nella categoria Assoluto, il primo incontro l’ho perso contro la polacca che quel giorno ha vinto tutto,Gi e No-Gi. Nel girone di ripescaggio ho disputato la finale per il 3° e il 5° posto battendo l’atleta di casa serba per finalizzazione al braccio.

MMA

COLAZINGARI - Campione del mondo MMA cat. 60 kg

  

Sicuramente è stata una grande soddisfazione vincere la medaglia d’oro ai campionati mondiali in Serbia e anche una grande rivincita personale, dopo la brutta esperienza ai campionati  europei , durante i quali ho dovuto rinunciare al secondo incontro per un brutto infortunio al ginocchio. I mesi seguenti sono stati duri, tra la riabilitazione e in seguito la preparazione per i mondiali. Ma una volta in Serbia ho lasciato tutto alle spalle, cercando la massima concentrazione, e proprio questo alla fine mi ha riscattato, facendomi salire sul gradino più alto del  podio: sia io che i miei compagniabbiamo dimostrato che nel grappling e nelle MMA amatoriali anche l’Italia sa essere molto competitiva. Ringrazio tutta la Federazione per il sostegno e l'opportunità che ci ha concesso di fare questa magnifica esperienza.

LUCA BRUGNOLINI - Campione del mondo MMA cat. 65 kg 

Ciao, grazie a voi dell’opportunità datami.

La gara è stata a dir poco entusiasmante, devo dire che siamo stati proprio una bella squadra, unita come tutte le squadre dovrebbero essere, quando combatteva qualcuno tutti erano lì a fare il tifo, a gridare, elogiando chi vinceva e rispettando chi perdeva, sapendo che aveva dato il massimo. Una squadra veramente superba!

Io, nel mio piccolo, ho fatto 4 incontri, già ampiamente descritti sul sito della federazione, eviterò quindi di tediare i lettori con un ulteriore ripetizione. Tuttavia vorrei aggiungere che, a mio parere, solo in sport come le MMA e altri pochi, dopo che fai letteralmente “a cazzotti” con l’avversario per cinque minuti, suonata la campana puoi abbracciartici, chiacchierarci e farci una foto come se foste amici da sempre. Grazie e buon allenamento.


GIULIANO PENNESE – Vice Campione del mondo MMA cat. 70 kg 

Ciao, complimenti per la tua brillante prestazione al Campionato mondiale in Serbia.

Raccontaci della tua gara.

Ciao Saverio, grazie ….  Anche per questo appuntamento sono stato onorato di combattere per i colori della Nazionale, è sempre un’emozione molto forte. Chiunque arriva a combattere in un simile torneo ha un buon livello di preparazione ed è la selezione del proprio paese , se ci si aggiunge la responsabilità che l’atleta sente per ciò che rappresenta  in quel momento si può pressappoco capire la carica agonistica che animava i vari match.

Argento, è un risultato di tutto rispetto  ma lascia un po’ amaro in bocca. Personalmente ho affrontato 3 match … I primi due dopo degli animati scambi in piedi sono finiti  a terra e li ho terminati  per  finalizzazione.  Nella finale dopo aver dominato sia in piedi che a terra sono stato tratto in inganno dalle varie modifiche del regolamento  (errore mio)  ma per evitare l’espulsione ho dovuto lasciare al 2° richiamo una finalizzazione “non più ammessa”  ricevendo così a mia volta una perfetta leva  al ginocchio! Il mio avversario è stato tenace ed ha saputo sfruttare il giusto momento per uscire da una pessima situazione, ha tutto il mio rispetto. ..

Ringrazio tutto la Squadra ITALIA  per la forte carica morale e psicologica che si è formata …  Abbiamo legato molto aiutandoci in ogni modo sin dal primo giorno e ad ogni singolo incontro fino al rientro in patria, I miei Amici ed Allenatori  e tutto il Team Hung Mun dove quotidianamente ci prepariamo al meglio.

Grazie e buon allenamento.

ANTONIO SARACINO – Medaglia di bronzo MMA cat. 90 kg 

Scusa il ritardo dovuto a problemi lavorativi,per quanto riguarda la gara sono soddisfatto innanzitutto per il livello di competitivita' degli avversari incontrati,tutti temibili e molto preparati;in secondo luogo ho ritenuto e ritengo di grande importanza la passione che mi ha permesso di mettermi ancora in gioco a 44anni di eta' a questi livelli.non sempre e' facile prepararsi al meglio per una disciplina completa e complessa come le arti marzili miste,per questo ho cercato di far valere l'esperienza costruita in anni di agonismo in varie discipline,riuscendo con soffisfazione a conquistare il bronzo. Ho piacere di cogliere l'occasione per complimentarmi con i coach e con i miei compagni di squadra per i risultati e la professionalita' che li ha portati hai vertici mondiali.un saluto ed un augurio di buona pratica a tutti

 

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